FrAnCaMeNtE Me nE InFiScHiO

di Simone Praticò

IL SALUTO DEL FENOMENO

IL SALUTO DEL FENOMENO

Non poteva che mostrarsi in lacrime, per l’addio al calcio giocato. Ronaldo, “il fenomeno”, appende le scarpe al chiodo a soli 34 anni. Il dolore stavolta lo ha convinto a fermarsi. Quello stesso dolore che nel corso della sua carriera si è più volte presentato ma che non lo ha mai messo in ginocchio. “È stata una carriera meravigliosa – afferma Ronaldo nel corso della sua ultima conferenza stampa – non ricordo di essermi fatto neanche un nemico”. Il fenomeno ripercorre le emozioni vissute sul campo, ringraziando tutti i club in cui ha militato. Un Ronaldo corrucciato, che si asciuga le lacrime e che non si tira indietro quando intravede la possibilità di togliere qualche sassolino dalla scarpa. “Al Milan ho scoperto di soffrire di ipotiroidismo, curabile con farmaci ritenuti doping”. Ecco dunque la causa del suo sovrappeso che avrebbe consentito ai malfidenti, di ironizzare o etichettare Ronaldo senza esclusione di colpi. “Credo che in molti in questo momento si stiano pentendo di averci scherzato sopra – continua il brasiliano – ma non ce l’ho con nessuno, chiedo solo di essere capito”. È l’addio di uno dei più grandi giocatori della storia del calcio. Un attaccante che verrà ricordato negli annali, al pari di Pelè e Maradona. Una vera e propria icona che ha ipnotizzato il mondo a suon di gol e di giocate sopraffine, al limite della velocità umana. Chiude la carriera con 247 reti realizzate nei club e 68 in nazionale. Con il Brasile ha vinto due campionati del mondo e una Coppa America. Con i club ha collezionato un campionato spagnolo e uno paulista, due supercoppe di spagna e una Coppa del Re. In campo internazionale ha ottenuto una Coppa intercontinentale, una Coppa Uefa e una Coppa delle coppe. Ronaldo vanta innumerevoli titoli individuali tra cui due Palloni d’oro e tre Fifa World Player oltre che otto titoli di capocannoniere in otto competizioni differenti. Una percorso costellato di successi ma anche di parentesi sfortunate e dolorose. Come nel 12 Aprile 2000 ( Finale di Coppa Italia: Lazio – Inter) quando il fenomeno sconvolse il mondo rompendosi il tendine rotuleo della gamba destra proprio nel giorno del rientro, dopo un lungo stop causato dalla lesione dello stesso tendine. Rimarrà impressa negli occhi di tutti gli appassionati di calcio e non solo, l’espressione di dolore di Ronaldo accasciato a terra.

Così come indelebile resterà quel pianto singhiozzato del 5 Maggio 2002, quando l’Inter perse lo scudetto all’ultima giornata di campionato, ancora una volta all’Olimpico di Roma e ancora una volta contro la Lazio. Ma a noi piace ricordare le sue stupefacenti gesta sul campo. Dalle devastanti accelerazioni in maglia blaugrana, agli inebrianti dribbling in casacca nerazzurra. Dalle numerose realizzazioni in camiseta blanca alle movenze meno veloci ma non per questo meno eleganti, in rossonero. Sino agli ultimi calci in patria e alle ultime lacrime nella sala conferenze di San Paolo. Ma ci piace pensarlo esultante e sorridente con quelle braccia tese e quei dentoni che hanno emozionato il mondo.

Simone Praticò

15/02/2011

15 febbraio 2011 Posted by | SPORT | Lascia un commento

AM”MOU”TOLITI

Calcio

AM”MOU”TOLITI

Il 5-0 subito dal Real Madrid nel “clàsico” fa ancora discutere.

Era inevitabile. Una vittoria a dir poco schiacciante, quella del Barcellona ai danni del Real Madrid, in uno dei più spettacolari scontri diretti della storia della Liga Spagnola. Mai clàsico si era presentato così equilibrato. A confronto i due ultimi palloni d’oro, Cristiano Ronaldo e Messi, i due migliori allenatori al mondo, Guardiola e Mourinho, conquistatori degli ultimi due “triplete”, per non dimenticare talenti puri, papabili vincitori dei prossimi trofei di livello internazionale. Vedi Xavi, Iniesta, Villa, Di Maria, Xabi Alonso e chi più ne ha più ne metta. Eppure il campo ha messo a tacere qualsiasi dubbio su chi sia il più forte tra i blaugrana e le merengues. Un Barcellona devastante, mai così eclatante nel possesso di palla, mai così tagliente nelle folate offensive. Tuttavia, la motivazione che ha spinto l’undici di Guardiola ad ottenere quel risultato (5-0) con quella foga e determinazione, giungeva dalle dichiarazioni pre -partita. Su tutte, quella del “galactico” per eccellenza Cristiano Ronaldo. Dopo la vittoria per 8-0 ottenuta dal Barca contro l’Almeria nel turno antecedente al clàsico, Ronaldo non aveva perso tempo per infuocare la posta: “Vedremo se ne faranno otto anche a noi”aveva dichiarato. Come non citare poi, le affermazioni del mentore della parlantina pre – partita Josè Mourinho, che commentava così la designazione arbitrale di Eduardo Iturralde Gonzàlez: “Il Barca sarà contento per la scelta del direttore di gara”. Come da prassi, i protagonisti stravaganti del match non potevano mancare all’appuntamento con la provocazione. Stavolta però, la strategia mediatica e psicologica che lo special one ha sempre adottato con reiterazione in Italia e in Inghilterra non ha funzionato. Ed ecco la batosta bella e servita: 5-0 senza diritto di replica. Un Real nervoso, (otto cartellini gialli) distratto e abbindolato dal possesso di palla snervante dei padroni di casa (60% – 40%). Delle merengues dalle parti di Victor Valdes nessuna traccia. Annientata e derisa l’imbattibilità esterna del Real Madrid risalente al 16 Gennaio e addio primato in campionato. Mai visto un Barcellona così: strepitoso nelle ripartenze e impareggiabile nel possesso di palla. Difficile rintracciare una formazione più forte degli attuali blaugrana nella storia del calcio. Uno spettacolo che i tifosi presenti al Camp Nou si sono goduti nella totalità con tanto di cori sfottenti nei confronti di Mourinho e Cristiano Ronaldo. Come se non bastasse, al termine della partita emergono le dichiarazioni di Xavi, capitano del Barcellona e della nazionale spagnola, rilasciate prima del match: Rispetto Mou, però chi passerà alla storia del calcio sarà gente come Guardiola, Ferguson, Sacchi o Cruijff. L’Inter è stata fortunata, ma non entrerà mai nella storia”, aveva detto il centrocampista spagnolo a Globoesporte. “Una squadra come l’Inter può vincere la Champions un anno perché è stata fortunata o perché ha buoni giocatori, ma non sarà una squadra che rimarrà nella storia del calcio”. Insomma uno schiaffo morale all’uomo più spocchioso del calcio attuale. Mou attenderà certamente il momento adatto per rispondere a tali affermazioni, che sia sul campo o in conferenza stampa poco importa. La certezza però, è che stavolta Mourinho ha subito una vera e propria umiliazione. Il tecnico portoghese non aveva mai incassato un risultato così eclatante nell’arco della sua carriera. Il problema più grande adesso, sarà quello di trovare il modo per attuare la sua vendetta. (Rivivi le emozioni di Barcellona – Real Madrid)

 

Simone Praticò

02/12/2010

2 dicembre 2010 Posted by | SPORT | Lascia un commento

L’AMULETO IBRA

Calcio

L’AMULETO IBRA

Con lui in campo si vince. Sono le statistiche a dirlo.

 

È ancora troppo presto per trarre conclusioni, ma Zlatan Ibrahimovic, sembra confermarsi come l’attaccante più decisivo nel panorama calcistico internazionale. È giunto al Milan tramite un’operazione che sembrava presentarsi impossibile per un giocatore del suo livello: Prestito con diritto di riscatto fissato a 24 milioni di euro. Oggi è già un trascinatore che a suon di gol e assist ha portato il Milan in testa alla classifica del campionato italiano e a superare la fase a gironi della Champions League. Sette reti in campionato e quattro nella massima competizione europea. I rossoneri possono vantare un vantaggio di tre punti sulla Lazio (non di certo una delle antagoniste per la vittoria finale) e nove punti sui campioni d’Europa dell’Inter. Realizzazioni quasi sempre decisive, che hanno imbottito il Milan di punti. Complice un assetto tattico che nelle ultime gare ha convinto maggiormente il tecnico Allegri: tre mediani e un trequartista dietro l’unica punta. Accantonato il 4-3-3 tutto spettacolo e rischi, con Pirlo e tre attaccanti di ruolo. Con l’inserimento di Flaminì al fianco di Gattuso e Ambrosini e con Seedorf preferito a Ronaldinho nel ruolo di fantasista, il Milan ha ottenuto 12 punti nelle ultime quattro partite. Schiantate Bari, Palermo, Inter e Fiorentina con Ibra sempre a segno. Contro Inter, Fiorentina, Genoa e Lazio, la formazione milanista ha ottenuto 10 punti con tre vittorie e un pareggio e tutti grazie alle reti di Ibrahimovic. Dunque 10 punti sui 29 totali sono stati confezionati dallo svedese ai quali vanno attribuiti un gol e un assist sia contro il Bari che contro il Palermo, le tre reti rifilate all’Auxerre (sei punti in due partite) e quello del pareggio all’Amsterdam Arena contro l’Ajax. Insomma un vero e proprio catalizzatore di punti. Ma nella sua carriera calcistica più che grande realizzatore, Ibrahimovic è risultato un amuleto per la vittoria del campionato. Dalla stagione 2003/2004, quando vestiva la maglia dell’Ajax, Zlatan Ibrahimovic ha sempre conseguito la vittoria dello scudetto nelle squadre in cui ha militato. In ordine Ajax (2003/2004), Juventus (2004/2005 – 2005/2006), Inter ( 2006/2007 – 2007/2008/ – 2008/2009) e Barcellona (2009/2010). Sette campionati in sette anni con quattro maglie diverse. Certamente è ancora presto per sancire una vittoria finale da parte del Milan, ma non si può negare che quantomeno la società di Via Turati risulti la più quotata. Per necessità, visto il grave infortunio di Inzaghi e quello meno grave di Pato, lo svedese è stato costretto a giocare tutte le partite disputate dal Milan sino a oggi. Ibra chiede di riposare e sarà indispensabile accontentarlo quanto prima. (Guarda alcuni gol di Ibra con la maglia del Milan)

Simone Praticò

25/11/09

25 novembre 2010 Posted by | SPORT | Lascia un commento

FINALMENTE LE “INTER”CETTAZIONI

FINALMENTE LE “INTER”CETTAZIONI

Un momento tanto atteso quanto, per molti, ormai improbabile. Il solido asse Inter – Telecom, portava a pensare che intercettazioni compromettenti riguardanti la società nerazzurra, non sarebbero mai finite sotto i riflettori. E invece, a sorpresa, proprio quando nessuno se lo aspettava, ecco le telefonate che attestano come una giustizia e un’innocenza effettiva nel mondo del calcio non esiste. Anche il presidente e l’ex presidente dell’Inter, rispettivamente Massimo Moratti e Giacinto Facchetti, conversavano allegramente con il designatore arbitrale Paolo Bergamo e con la camicetta nera Massimo De Santis. Telefonate oscillanti, tra designazioni e sarcasmi ambigui. Toccherà alla discutibile giustizia sportiva, valutare queste intercettazioni che di certo non esulano l’Inter da responsabilità pesanti. La società nerazzurra viene dunque gettata nel pentolone di Calciopoli e all’improvviso, quella innocenza decantata per anni battendosi il petto, si tramuta in un alibi meschino e difficilmente accettabile. Coloro che si dichiaravano estranei ai fatti, che affermavano di non aver mai intrattenuto rapporti extra – professionali con i vertici dirigenziali del calcio, che si accaparravano con orgoglio lo “scudetto degli onesti”, adesso, in un modo o nell’altro, ci sono dentro fino al collo. D’altronde sarebbe stato da stupidi pensare il contrario, anche se gli anni di successi ottenuti vigliaccamente, dipendenti proprio da questa falsa incolpevolezza, resteranno impressi, purtroppo, negli albi del calcio italiano. Ma oggi la giustizia, quella etica, si trova di fronte un’occasione imperdibile: Quella di far valere il principio del “tutti o nessuno”, reclamato per anni dalle società giustamente penalizzate dal processo di Calciopoli, ma che si trovavano di fronte una dirigenza impunita per ovvi motivi, ma che per logica, sarebbe dovuta essere tra le prime inquisite. Il calcio italiano, sempre più malato ed entrato in un vortice dal quale difficilmente riuscirà a tirarsi fuori, oggi può accennare un sorriso. Quel ghigno di chi sta assistendo ad un primo passo verso una equità morale e immorale.

Simone Praticò

09/04/10

8 aprile 2010 Posted by | SPORT | 2 commenti

FOTI: OMAGGIO A SCOPELLITI: DISTRIBUITI 15 MILA BIGLIETTI PER REGGINA – EMPOLI.

FOTI: OMAGGIO A SCOPELLITI. DISTRIBUITI 15 MILA BIGLIETTI PER REGGINA – EMPOLI.

Un attestato di stima nei confronti del governatore della Calabria. Questo l’intento dell’iniziativa disposta dalla Reggina Calcio, che in occasione della gara di sabato prossimo tra Reggina ed Empoli, renderà omaggio al neo presidente della Regione Calabria. “Un atto dovuto – ha dichiarato il presidente Foti in conferenza stampa – per la simpatia l’affetto e la stima che lega la società amaranto al sindaco di Reggio, eletto presidente della Regione”. La Reggina Calcio metterà a disposizione 15 mila biglietti indirizzati a tutti i settori, che verranno distribuiti nelle scuole della città e della provincia. Un modo per richiamare l’attenzione del tifoso reggino in una fase cruciale della stagione, ma anche per partecipare ad un riconoscimento ufficiale nei confronti del governatore della Calabria. “ La Reggina ha dato un contributo importante nell’ottica di rilancio di Reggio città metropolitana – continua Foti – continueremo a lavorare per il raggiungimento di ulteriori traguardi sportivi”. Il primo tifoso reggino si sofferma poi sulla gara che metterà di fronte gli amaranto all’Empoli: “Ho visto la squadra crescere; le ultime due trasferte ci hanno consegnato punti e morale”. Sulla lotta salvezza aggiunge: “La perdita della categoria risulterebbe scomoda per la città e per i giocatori oltre che un danno economico per la società”.In merito alle intercettazioni che hanno tirato in ballo anche l’Inter e che varrebbero una riapertura del caso Calciopoli, il presidente Foti svia e non si sbilancia: “Oggi voglio parlare solo di questa iniziativa che è motivo di orgoglio per i tifosi e per i cittadini reggini – prosegue – a quei punti di penalizzazione la Reggina diede delle risposte concrete sul campo, non voglio aggiungere altro”. Appuntamento dunque a Sabato 10 Aprile, quando a scendere in campo sarà Giuseppe Scopelliti che darà il la alla battaglia agonistica, valida per una buona fetta di salvezza.

Simone Praticò

08/04/10

8 aprile 2010 Posted by | ATTUALITA', SPORT | Lascia un commento

ESORDIO VINCENTE PER GYM POINT E CANARINI

Campionato calcio a 5 “Passaporto per l’Europa”

ESORDIO VINCENTE PER GYM POINT E CANARINI

Vincono anche Rhegium 09 e Bordy Team 2.0. Pareggio tra A&S Promotion e All Blacks.

 

Si è conclusa la prima giornata del campionato di calcio a 5 “Associazione Passaporto per l’Europa. Un solo pareggio nelle cinque partite in programma, quello tra A&S Promotion e All Blacks (4 – 4). Una gara molto equilibrata nonostante le caratteristiche diverse dei due quintetti. A dominare la scena, Pasquale Babuscia, che con tre reti realizzate e infinita esperienza è riuscito a tenere a galla i biancorossi. Buona prestazione anche per gli All Blacks, incapaci di sfruttare la maggiore freschezza atletica e velocità. La vittoria più eclatante della prima giornata è sicuramente quella dei Gym Point Albino che superano nettamente i Marbizza dream team con un netto 12 – 7. Uomo partita Paolo Albino, che con 6 marcature, si candida tra i pretendenti alla vittoria del titolo di capocannoniere. In evidenza anche Luciano Crupi (Gym Point), Giuseppe Laface e Antonio Turiano (Marbizza) con tre reti a testa. Vittorie sofferte per Bordy Team 2.0 e Rhegium 09. I primi si impongono per 7 – 5 in rimonta, sull’A.C Silk Purple, trascinati da un Paolo D’Ottavio in serata di grazia. La squadra di Basile resta comunque in gara fino al fischio finale, merito soprattutto di Iaria autore di tre reti. Primi tre punti anche per il Rhegium 09 che supera 7- 4 l’ R.C. Press, dimostrando una ottima organizzazione collettiva. Doppiete per De Cicco, Maltese (Rhegium) e Gangemi (R.C.Press).  Esordio deludente, quello di Passaporto per l’Europa, che nel posticipo del Lunedì, incassa un 6-2 che lascia poco spazio ai commenti. I Canarini fanno prevalere la migliore prestanza fisica e atletica chiudendo la partita già nel primo tempo. Devastante Antonio Tedesco che batte per ben 5 volte il portiere avversario Sarica. Inutili le reti di Monorchio e Di Giuseppe. Cresce l’attesa per il secondo turno, dove le formazioni sconfitte cercheranno riscatto, mentre quelle vincenti  tenteranno di bissare il successo. 

Simone Praticò 24/02/10

24 febbraio 2010 Posted by | SPORT | Lascia un commento

CAMPIONATO CALCIO A 5 ASSOCIAZIONE PASSAPORTO PER L’EUROPA: SI COMINCIA

CAMPIONATO CALCIO A 5 PASSAPORTO PER L’EUROPA: SI COMINCIA

Tutto pronto per la prima giornata del campionato di calcio a 5 organizzato dall’associazione Passaporto per l’Europa in collaborazione con la Lega Calcio Uisp. A partire da domani, dieci formazioni si sfideranno presso i campetti del Circolo Sportivo Villese e di Via Pio XI. Le squadre partecipanti saranno A&S PROMOTION, ALL BLACKS, BORDY TEAM 2.0,  GYM POINT ALBINO, I CANARINI. MARBIZZA DREAM TEAM, PASSAPORTO PER L’EUROPA, RC PRESS, RHEGIUM 09 e SILK PURPLE. Le dieci compagini daranno vita ad un campionato che si preannuncia emozionante e il quintetto vincitore staccherà un biglietto per Chianciano Terme, dove si disputeranno, il prossimo Luglio, le finali nazionali. Una proposta più che allettante per gli amanti del calcetto. La competizione infatti, fa gola in particolar modo dal punto di vista organizzativo e non solo per la considerevole posta in palio, ma anche per la scelta di assegnazione delle direzioni di gara ad arbitri della Lega Calcio Uisp, che assicurano una professionalità difficilmente rintracciabile all’interno del panorama agonistico reggino.

Il calendario offrirà per la prima giornata del campionato, Bordy team 2.0 contro Silk Purple e Rc Press contro Rhegium 09. Domenica sarà la volta di All Blacks contro A e S Promotion. Le gare in programma per lunedì 22 Febbraio invece, saranno quelle che vedranno opporsi I canarini contro Passaporto per l’Europa e Gym Point Albino contro Marbizza dream team. Questo il primo atto della competizione, che conferma ancora una volta come l’associazione Passaporto per l’Europa sia pronta a scendere in campo in tutti i sensi: Sia indossando calzoncini e maglietta che valorizzando lo sport reggino attraverso un intento di socializzazione.

Simone Praticò 19/02/10

19 febbraio 2010 Posted by | SPORT | Lascia un commento

GF 10: GIORGIO E MAURO, BESTEMMIE IMPUNITE

Reality o non reality?

GF10: GIORGIO E MAURO, BESTEMMIE IMPUNITE

Dal web impazzano le immagini che inchioderebbero Mauro e Giorgio ma il Grande Fratello tace.

 

Non sono bastati montaggi e tagli giornalistici ad hoc, per cancellare le prove di una ormai certa ambiguità all’interno del reality show più seguito d’Italia. L’eliminazione di Massimo Scattarella aveva provocato la contrarietà di molti appassionati che ritenevano ingiusto il provvedimento preso nei confronti del palestrato pugliese, reo di aver bestemmiato in diretta nazionale. Un gesto che aveva scatenato l’ira dell’Italia cattolica, manifestatasi in modo allarmistico attraverso web e carta stampata. Il video incriminato però, ha lasciato parecchi dubbi in merito alla volontarietà del “pitbull” di offendere le credenze altrui. Piuttosto è sembrata una sorta di esclamazione distratta e disinteressata, all’interno di una conversazione pacifica. Ma come è stato ribadito in più battute, le regole del Grande Fratello sono ferree e incontrovertibili per cui niente diritto di replica e Massimo viene squalificato. Così il  mondo ecclesiastico si accanisce su un programma televisivo, disinteressandosi di una sana autocritica che dovrebbe concedere a credenti e non, per le tante contraddizioni a cui ci ha abituato. “Ci sono dei precedenti” ha dichiarato Alessia Marcuzzi, come a giustificare la fiscale presa di posizione del gf. Ma se proprio si deve andare a cercare l’ago nel pagliaio, i trascorsi citati, messi a confronto, non possono essere considerati uguali. Dalla nascita di questo contorto programma, sono stati due i casi dove i concorrenti hanno bestemmiato. Il primo è quello di Guido Genovesi al Grande Fratello 5 (guarda il video) e il secondo è quello di Mirko Sozio al Grande Fratello 8 (guarda il video). Nel primo, Guido inveisce reiteratamente, sfogando la sua rabbia; nel secondo la situazione può essere comparabile a quella che ha coinvolto Massimo. Aspetto di non poco conto inoltre è che in entrambe le occasioni, gli avvenimenti si sono presentati in prima serata nel corso del collegamento settimanale, interpellando un bacino di utenti nettamente superiore rispetto a quelli che avranno potuto assistere alla colorita affermazione del pitbull. Differenze concrete che non possono non essere prese in considerazione. Anche negli errori esistono delle gerarchie.

Massimo Scattarella

Ma come se non bastasse a rincarare la dose ci ha pensato proprio l’edizione corrente del reality. Sul web saltano fuori video (in parte eliminati) dove sono udibili parole blasfeme che quantomeno andrebbero messe sullo stesso piano di quella che ha provocato l’eliminazione di Massimo. Giorgio Ronchini e George Leonard per esempio, si sono lasciati andare (sempre in circostanze ordinarie) ad un “orco” e un’ “orca” che di certo non fanno riferimento ne a Pollicino né tantomeno a Free Willy (guarda il video). Parecchi dubbi ha lasciato un altro video che vede come protagonista lo scalmanato salumiere Mauro Marin che nel corso di una accesa discussione con un altro concorrente, sembra aver apostrofato energicamente l’Altissimo. Il video che ci viene proposto però, scagionerebbe Mauro ma con una più che dubbiosa riserva. Sembra infatti che dalla regia non abbiano atteso un secondo di più per cancellare una parte dell’audio che avrebbe condannato il salumiere. Nel video inoltre, si sente chiaramente il vivace richiamo di un altro concorrente che non sarebbe stato necessario per una imprecazione non offensiva (guarda il video). In sintesi, il Grande Fratello ha dimostrato una scarsa equità di giudizio e una pessima valutazione dei precedenti. Aumentano gli interrogativi che affliggono i telespettatori appassionati. Forse è tutto scritto? C’è un interesse nel portare avanti e dunque salvaguardare determinati personaggi? Insomma il Grande Fratello ci consegna settimanalmente innumerevoli contraddizioni. Incoerenze che affascinano ma dalle quali non ricaveremo mai una risposta.

 

Simone Praticò

 

04/02/10

4 febbraio 2010 Posted by | INTRATTENIMENTO | 2 commenti

CALCIOMERCATO: ULTIME TRATTATIVE IN TEMPO REALE

MILAN: Ufficiale il passaggio di Amantino Mancini dall’Inter al Milan. Il  centrocampista brasiliano vestirà la maglia rossonera  fino a Giugno 2010. L’operazione tra le due società milanesi è stata portata a termine con la formula del prestito con diritto di riscatto.

FIORENTINA: La Fiorentina ha comunicato attraverso il suo sito ufficiale di aver acquistato dal Barcellona l’attaccante brasiliano Keirrison de Souza Carneiro.

CHIEVO:  Il Chievo ha acquistato a titolo definitivo dal Colo Colo  il calciatore cileno Tamayo Cesar Pinares. Intanto dal Piacenza arriva il centrocampista classe 88 Tommaso Bianchi.

BOLOGNA: La società emiliana ha acquistato a titolo definitivo dal Cesena l’attaccante Nicola Capellini.

PALERMO: Francesco Benussi  è il nuovo portiere rosanero. Si è concluso positivamente lo scambio di estremi difensori con il Livorno. Il Palermo ha acquistato a titolo definitivo dal DC United e dal Chievo il ghanese Afriyie Acquah e il difensore Ionut Florin Radu. Prestito con diritto di riscatto invece è la formula che ha concesso al difensore ceco Ondrej Celutska di approdare in Sicilia dallo Slavia Praga.

SIENA: Conclusa la trattativa che porta Francesco Pratali dal Torino in Toscana. Il Siena ha depositato in Lega i contratti di Odibe Michael Chukwuwike dalla società belga Saint Gilloise e Olandzombo Bahanguila Obissi dal Chievo.

CATANIA:  La società etnea ha acquistato l’attaccante trentaseienne Orazio Russo. Intanto dall’Inter arriva in prestito il ventenne Juri Toppan.

PARMA:  Il Parma ha depositato il Lega i cartellini degli attaccanti Nemanja Covic e Daniele Bernasconi rispettivamente dal Proleter e dal Cynthia.

ATALANTA: La dirigenza bergamasca ha comunicato attraverso il suo sito ufficiale l’acquisto dell’attaccante finlandese classe 91 Henri Toivomaki.

LAZIO: La società biancoceleste ha comunicato di aver acquistato dal San Paolo per due milioni e mezzo di euro il difensore brasiliano Andrè Dias. Nel pomeriggio la Lazio si era già assicurata le prestazioni del difensore Giuseppe Biava. Il giocatore prelevato dal Genoa ha firmato un contratto biennale.

INTER: Altro colpo dell’Inter che ha ufficializzato l’acquisto del centrocampista kenyota Mcdonald Mariga dal Parma.

CAGLIARI:  La dirigenza sarda comunica ufficialmente di aver riscattato dall’Albinoleffe il portiere Federico Marchetti.

ROMA:La società giallorossa ufficializza il prestito di Panushanth Kulenthiran dal Bellinzona.

BARI: Ufficiale: Dal Vicenza arriva l’esterno destro Alessio Sestu. Acquistato anche Andras Gosztonyi, esterno del MTK Budapest.

GENOA: Il Centrocampista austriaco Robert Gucher è un giocatore del Genoa. La dirigenza ligure e il Frosinone hanno ufficializzato il passaggio del calciatore in rossoblù con la formula del prestito con diritto di riscatto.

LIVORNO: Concluso lo scambio di portieri con il Palermo. Ufficiale l’approdo in Toscana dell’estremo difensore brasiliano Rubinho.

1 febbraio 2010 Posted by | SPORT | Lascia un commento

AMICI: IL TALENTO PAGA DAZIO

Colpa dei discografici?

AMICI: IL TALENTO PAGA DAZIO

Preoccupano le prime eliminazioni e l’elogio eccessivo da parte della commissione.

 

Torna il serale di Amici e tornano, come se non fossero già abbastanza, le contraddizioni. Le prime due eliminazioni nella nona edizione del talent show più celebre d’Italia avranno lasciato l’amaro in bocca agli uditori più acuti. Anna e Angelo, due vocalità affascinanti (potente e precisa la prima; dal timbro sabbioso e versatile l’altra) hanno dovuto dire addio al cosiddetto “sogno”. Nella prima puntata del serale è risultata fatale la graduatoria che non ha lasciato scampo alla povera Anna. Una delle regole della trasmissione infatti, prevede che qualora la commissione decida di salvare tutti i membri della squadra sconfitta, sia la classifica a decidere chi di quella determinata squadra debba abbandonare il programma. Così è toccato alla voce più precisa e potente della nona edizione, fare i bagagli per prima. Nella seconda puntata invece non è servita alcuna classifica perché è stata la commissione a decidere di non salvare Angelo. Concorrente che a dispetto delle evidenti qualità canore, ha pagato caro l’ingresso tardivo nella trasmissione. A concorrere per il “titolo” restano dunque le due cantanti che godevano del favore del pronostico alla vigilia: Emma e Loredana. Da non sottovalutare però Matteo, il preferito del pubblico per tutto l’inverno o Pierdavide, cantautore dall’estro invidiabile. Ciò che andrebbe ridimensionato nella nona edizione del talent show è certamente il lievitante ego dei concorrenti. Emma e Loredana in particolare, sono apparse vittime dei pesanti aggettivi affibbiatigli dai vari professori. Charlie Rapino e Rudi Zerbi non hanno fatto altro che santificare le due agguerrite antagoniste, definendole “star” o paragonandole ad artisti già affermanti nel panorama musicale internazionale.  Addirittura Grazia Di Michele ha definito Pierdavide “il più grande cantautore italiano”. Non sarebbe forse il caso di misurare bene le parole? Per fortuna il soccorso si è materializzato  ben presto in Luca Jurman, inspiegabilmente tagliato fuori dal programma come insegnante e inserito come opinionista. Il vocal coach milanese ha utilizzato ben poche parole per far crollare tutti i prematuri sogni di gloria delle due cantanti. Insospettiva infatti come non si notasse o meglio come si facesse finta di non notare che Loredana avesse una voce ballerina dal timbro indistinguibile oltre che interpretasse canzoni di stili completamente diversi alla stessa maniera. Così come insospettiva la superficialità rivolta al fatto che Emma imiti spudoratamente Gianna Nannini eccedendo nelle interpretazioni ,senza considerare gli aspetti caratteriali, conditi di protagonismo mascherato da saggezza. Per fortuna la saggezza, quella vera, di Jurman ha reso la situazione ancora recuperabile, altrimenti discografici o pseudo professori avrebbero dato il colpo del k.o. alla già precaria umiltà dei ragazzi. Come ogni anno la categoria ballo difficilmente potrà impensierire quella del canto per la vittoria finale. L’unico che gode della sinergia fra talento e gradimento del pubblico sembra essere Stefano. Per il resto continueremo ad assistere imperterriti  alle infinite diatribe tra il duo Celentano – Iancu e la new entry Villanova per le valutazioni delle ballerine di danza classica Grazia e Borana. Cresce l’attesa per il terzo appuntamento serale del talent show, dove tra schiamazzi e paroloni ne vedremo di certo delle belle.

Simone Praticò

 

29/01/10

29 gennaio 2010 Posted by | INTRATTENIMENTO | Lascia un commento